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crescita personale

TENDENZA AL PERFEZIONISMO

QUANTO LA TENDENZA AL PERFEZIONISMO LIMITA LA TUA CREATIVITA’ + 3 CONSIGLI PER SVILUPPARE LA TUA AGILITA’ E COGLIERE LE OPPORTUNITÀ

Il mondo nel quale viviamo cambia così velocemente e in modo imprevedibile che è diventato difficile sviluppare una #visione che abbia un livello accurato di predittività. Come sarai nei prossimi 5/10 anni? Difficile dirlo!

Se aspetti di definire nei dettagli il tuo progetto imprenditoriale, completare il tuo percorso di formazione e raggiungere il livello ideale di knowhow per immetterti nel  mercato, rischi di rimanere invischiato dal tuo perfezionismo.

E di ritrovarti a dover riporre la tua creatività, le tue intuizioni nel cassetto dei rimpianti dei ‘vorrei ma non posso’ o del ‘sono arrivato/a tardi’. 

In questo video ti invito ad esplorare come è possibile lasciare andare il perfezionismo, accettare la #sfida dell’ #incertezza e sviluppare la tua #agilità professionale / imprenditoriale 

 per cambiare scenario e #facilitare te stesso /a nel #raggiungere i tuoi #obiettivi 

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crescita personale

DIPENDENZA AFFETTIVA NELLE RELAZIONI AMOROSE – Workshop con Massimo Borgioni

L’equilibrio mancato nelle relazioni d’amore ha luogo quando il bisogno dell’altro sovrasta e imprigiona il sentimento, questo può portare a vivere legami che producono sofferenza senza riuscire a liberarsene. Descrizione del workshop in questo workshop esploreremo assieme la dipendenza affettiva nelle relazioni d’amore, le sue origini, le sue illusioni, i modi in cui può manifestarsi, aiutandoci con gli spunti offerti dalla clinica, dal mito e dalle esperienze individuali. Cercheremo di tracciare i percorsi direzionati a una relazionalità più libera e responsabile nei confronti di sé stessi. prenota la tua partecipazione al workshop del 21/11 ore 16-18 attraverso questo link: https://www.eventbrite.com/e/workshop…

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crescita personale

PERCHE’ NUTRIRE ADEGUATAMENTE LE RELAZIONI CON LE PERSONE DEL TUO NETWORK PUO’ FARE LA DIFFERENZA

Come avviene per ogni altro organismo vivente, anche il tuo #network di #relazioni ha bisogno di essere nutrito per #crescere e svilupparsi nel migliore dei modi e poter rappresentare una base sulla quale improntare il tuo #percorso di #crescitapersonale / #professionale. In questo video ti parlo dell’importanza di #nutrire attivamente ed adeguatamente le relazioni con le persone del tuo network. Per facilitare gli altri nel riconoscere adeguatamente le tue esigenze, i tuoi bisogni, le tue preferenze e tenere lontani il senso di isolamento, frustrazione, mancanza di sostegno, mancanza di stimoli, delusione. Come per le altre competenze di facilitazione che ho inserito nel mio percorso #facilitatoreditestesso, una volta calibrata questa #competenza entrerà a far parte di quel set di #abitudini funzionali che agirai quotidianamente e che entreranno a far parte del tuo #mododiessere.

Se sei interessato ad intraprendere un percorso trasformativo per diventare il #facilitatoreditestesso prenota la tua call di svolta gratuita di 30’ attraverso il mio sito: www.stefanocalore.it

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counseling e psicoterapia crescita personale

LIBERARSI DA UNA RELAZIONE TOSSICA

Abbiamo #bisogno di relazioni, ci nutriamo di relazioni. Sono la fonte di #energia più preziosa per ogni essere umano. Ma anche il banco di #prova più importante, la vera #sfida esistenziale oltre che la più importante #opportunità di #apprendimento: in primis la #relazione con hai con te stesso/a. Realizzare qualcosa di importante nella vita, esprimere il tuo #potenziale#soddisfazione, quando hai vicino una persona che ti facilita, ti ascolta, ti sostiene, ti stimola, c’è uno scambio di energie che rappresenta un valore aggiunto unico. Una relazione tossica invece può rappresentare il più grave tra i fattori che drenano le tue energie personali. In questo video ti indico qual sono i sintomi che ti aiutano a riconoscere una relazione tossica e ti accompagno ad esplorare come è possibile facilitare te stesso/a per liberarti da una relazione tossica

Buona facilitazione!

Se ti interessa sviluppare le competenze chiave per diventare il #facilitatoreditestsso , visita il mio sito web: www.stefanocalore.it

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crescita personale

TROPPO STRESS? COME SVILUPPARE VISIONE + COMPETENZE DI AUTOREGOLAZIONE

BLOCCATO/A DAL TROPPO STRESS?

lo #Stress è una reazione naturale dell’organismo, che si attiva mobilitando le #energie necessarie a gestire #efficacemente le #esperienze che affronti quotidianamente. un’adeguato livello di #attivazione (Eustress), permette di vincere #sfide importanti e #guadagnare #soddisfazione e #benessere a livello psicofisico: appagamento, #autorealizzazione sono accompagnati dalla #produzione di #ormoni, #neurotrasmettitori, #molecole di #emozioni positive che pervadono l’organismo

Ma c’è il rischio di intossicarsi per il troppo stress: per funzionare bene, il tuo organismo ha bisogno di alternare fasi di attivazione a fasi di riposo, se rimane per troppo tempo in fase di attivazione entra in ‘modalità protezione’: #Distress(stress negativo)= rischio di #esaurimento delle energie

La buona notizia è che in un modulo del mio percorso #faciitatoreditesso ti aiuto a sviluppare le #competenze chiave per #facilitare i processi di #automonitoraggio / #autoregolazione dello stress. Per cogliere i segnali che il tuo #organismo ti comunica e #prevenire l’#esaurimento delle energie.

fissa oggi la tua chiamata di svolta gratuita di 30′

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ansia e attacchi di panico crescita personale

Emergenza Coronavirus: come Gestire Ansia, Paura e Stress?

il Coronavirus, come gli altri virus che hanno messo in crisi il sistema immunitario degli esseri umani generando pandemie importanti nel corso della nostra breve storia, in questi giorni sta contagiando molti di noi non solo a livello biologico ma anche a livello psicologico, favorendo lo sviluppo di ansia e per chi è più fragile di attacchi di panico.

Per tutti noi è comunque una situazione che genera molto stress che non è facile da gestire.

Il Governo sta adottando tutte le precauzioni necessarie al contenimento del contagio biologico, ma quale tipo di contagio rischia di avvenire a livello psicologico e quali ripercussioni possono avere lo stato di paura e di ansia legati al diffondersi del coronavirus sul nostro equilibrio personale, sul nostro sistema immunitario?

Immunità Psicologica

Incontrando in questi giorni a studio o in videoconferenza le persone che abitualmente soffrono di problemi legati all’ansia ed hanno quindi una grande esperienza di convivenza forzata con la stessa, ho notato che queste persone, che si attivano in tutti i modi possibili anche se non sempre efficacemente nel cercare di gestire l’ansia nella quotidianità e nel tentativo di prevenire l’insorgere di attacchi di panico , hanno sviluppato una sorta di immunità agli effetti psicologici del virus: sembrano in qualche modo essersi ‘abituate’ a convivere con l’ansia, che è divenuta nel tempo a tutti gli effetti parte integrante del loro modo di essere e stanno quindi subendo meno di altre persone gli effetti psicologici legati alla paura e all’ansia da coronavirus.

Paradossalmente quindi può essere in alcuni casi terapeutico vedere attorno a sé molte persone che manifestano esplicitamente un livello elevato di ansia, può fare sentire le persone ansiose ‘più competenti‘ e meno ‘diverse’ ed innescare un processo di consapevolezza ed autoregolazione positivo facilitando lo sviluppo di benessere.

Per chi non ha lo stesso tipo di esperienza quotidiana nella gestione dell’ansia invece, la pressione psicologica legata ad una situazione di emergenza, rischia di irrompere in modo aggressivo nella quotidianità e generare effetti di malessere psicologico, di stress difficili da gestire e da arginare, soprattutto quando la situazione di emergenza perdura per periodi prolungati di tempo.

Stato di emergenza: quali effetti nel breve termine?

le neuroscienze, che rappresentano l’ultima frontiera nello studio di come funzioniamo a livello psiconeuroendocrinoimmunologico , ci aiutano a comprendere meglio come uno stato di emergenza può influenzare il nostro equilibrio personale nella quotidianità e quali effetti può avere nel breve termine sul nostro organismo a livello psicologico, fisiologico, ormonale.

una prima reazione del nostro organismo ad un evento che viene percepito come minaccioso attiva in noi una serie di modificazioni importanti, che puoi provare a riconoscere / osservare:

> aumento del battito cardiaco / della frequenza del respiro

il cuore batte con maggiore frequenza, per garantire l’approvvigionamento di ossigeno ai muscoli attraverso il sangue. Sei pronto all’azione, pronto a reagire agli eventi

> nausea / giramenti di testa / malessere di stomaco

il sistema digestivo si blocca: le energie vengono dirottate al sistema muscolo scheletrico per garantirne la massima efficenza

> necessità di evacuare / svuotare la vescica

l’organismo si libera dei liquidi in eccesso, per essere più leggero e pronto. Potresti notare un’aumento della frequenza di queste esigenze fisiologiche.

> alterazione del ritmo sonno / veglia

nel breve termine, potresti notare un minor bisogno di riposo, una maggiore sensibilità ai rumori, un sonno più leggero ed avere dei risvegli notturni o vederne aumentare la frequenza e l’intensità

questi sono alcuni dei cambiamenti più facilmente percepibili. Nell’immediato questi cambiamenti possono essere funzionali per attivare le risorse necessarie a gestire una situazione di pericolo, di emergenza o presunta tale, ma se tale alterazione perdura troppo a lungo nel tempo potrebbero cronicizzarsi e generare effetti di malessere e compromettere it tuo equilibrio personale.

Quando ti trovi a gestire uno stato di emergenza sono le parti più antiche del cervello ad attivarsi: quelle che costituiscono il nostro cervello rettiliano.
E’ grazie agli studi di Paul Mac Lean , che risalgono agli anni ’80 , che abbiamo appreso quali sono le funzioni che caratterizzano questa stratificazione del nostro cervello. Si tratta di funzioni legate alla sopravvivenza , che regolano le reazioni di attacco o di fuga.

Quali effetti può avere uno stato di emergenza nel lungo termine?

trattandosi di una situazione di stress , il nostro organismo è in grado di fronteggiarla efficacemente solo per un periodo breve che tecnicamente si definisce fase di resistenza.
Per gestire questa fase il tuo organismo sta attingendo a tutte le risorse disponibili, è naturale prevedere che seguirà una fase di esaurimento delle risorse e di bisogno di recupero.

Permanere per troppo tempo in una fase di resistenza rischia di indebolire o compromettere il funzionamento del sistema immunitario e ti rende maggiormente vulnerabile alle minacce esterne

Come puoi proteggere il tuo equilibrio personale in questa situazione di emergenza?

se percepisci uno o più segnali tra quelli indicati, puoi provare a gestire attivamente l’ansia e lo stress attraverso tecniche per il rilassamento psicofisico centrate sulla respirazione e sul grounding (in questo articolo trovi una strategia in 4 step con le indicazioni da seguire).

Una volta ricreato uno stato di rilassamento psicofisico, puoi provare a riequilibrare il funzionamento del cervello: il cervello rettiliano può lasciare gestire la situazione alle altre stratificazioni più recenti rappresentate dal sistema limbico e dal neocortex che si diramano in entrambi gli emisferi, come vedi rappresentato nella figura che riporto di seguito:

Utilizzando questa mappa e le azioni chiave riportate di seguito, puoi provare ad attingere al potenziale Whole Brain (cervello globale) per ristabilire un equilibrio interiore:

Area Verde – Limbico SX

quest’area del cervello si attiva quando viene soddisfatta l’esigenza di sicurezza / controllo

azione: verifica i dati relativi alla gestione dell’emergenza coronavirus in Cina. Il governo cinese, attuando strategie di controllo molto restrittive è riuscito ad arginare il contagio e gli ospedali stanno rilasciando i pazienti che fino ad oggi sono stati tenuti in quarantena. Gli strumenti di monitoraggio che abbiamo a disposizione oggi e l’analisi dei dati svolta quotidianamente dalla Protezione Civile e dai membri del comitato scientifico istituito dal Governo ci danno delle precise stime di quanto potrà durare nel nostro paese. La situazione è sotto controllo.
Anche generare e seguire delle routine di cura della tua abitazione, dei tuoi spazi, delle piante può aiutare nell’attivare le funzioni di quest’area

Area blu – Neo Cortex SX

quest’area del cervello si attiva quando viene soddisfatta l’esigenza di precisione e concretezza.

azione: riduci all’essenziale la ricerca di informazioni riguardanti la crisi in atto, attraverso i programmi TV e internet, scegli un’unica fonte attendibile da seguire una sola volta al giorno es.: Governo ,  Ministero della Salute , Istituto Superiore di Sanità.

Area gialla – Neocortex DX

quest’area del cervello si attiva quando viene soddisfatta l’esigenza di sperimentare

azione: sperimentare significa innanzitutto visualizzare te stesso in un arco temporale ampio. Prenditi del tempo e utilizza la tua mente per per visualizzarti nel periodo successivo all’emergenza, quando potrai tornare alla routine. Se fossi già in quella fase di ripresa e potessi guardarti indietro, chiediti: cosa avresti potuto fare di importante per prepararmi nel migliore dei modi? Cosa avrei potuto iniziare a fare in modo diverso? Cosa avrei potuto smettere di fare?

Il tempo che hai a disposizione durante la gestione dell’emergenza è una risorsa molto preziosa da poter utilizzare nel migliore dei modi. Buona sperimentazione!

Area rossa – Limbico DX

quest’area del cervello si attiva quando viene soddisfatta l’esigenza di relazione

azione: prenditi cura delle relazioni personali, che rappresentano una risorsa importante e necessaria per riequilibrare le energie personali. Ricerca con regolarità momenti di contatto telefonico / videochiamata con i familiari / gli amici e prova a centrarti sulla loro esperienza, offrire loro il tuo sostegno.
Ascoltare, comprendere / Aiutare gli altri ti ricarica di energie positive, piacevoli. In questo articolo alcuni spunti di riflessione / proposte per prendersi cura della relazione con i figli


Se ti interessa approfondire attraverso una formazione dedicata le competenze e lo sviluppo del potenziale delle 4 aree definite dal modello Whole Brain di Ned Herrmann, contattami

Buona gestione attiva dell’emergenza!


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genitori e figli

Emergenza Coronavirus: un’Opportunità per prendersi Cura della Relazione Genitore – Figlio

dopo i primi momenti legati alla necessità di gestire in famiglia l’ansia legata all’emergenza coronavirus, la necessità di riorganizzare le nostre risorse personali, lavorative, familiari diventa un aspetto centrale nella quotidianità.

All’improvviso ti ritrovi ad avere molto tempo da condividere con i tuoi figli. In molti casi anche lo spazio e le risorse a disposizione in casa vanno gestiti con attenzione se vogliamo che questa convivenza risulti essere un’esperienza piacevole per entrambi!

Se riesci a creare le condizioni per farlo (clima facilitante), può essere un’opportunità per:

  • dare voce alle parole non dette , quello che avresti voluto sempre dire ai tuoi figli ma non hai ancora trovato l’opportunità per farlo
  • verificare quanto sei in grado di creare la ‘giusta distanza‘ che ti consente di fare percepire loro la tua presenza evitando di risultare troppo vicino troppo lontano
  • facilitare lo sviluppo delle competenze di risoluzione dei problemi (problem solving) dei tuoi figli
  • verificare quali diverse possibilità /competenze puoi sviluppare per gestire efficacemente i conflitti con i figli
  • creare / sperimentare nuove regole , verificare quanto funzionano quelle già condivise
  • con i figli più piccoli : sviluppare nuove competenze per gestire capricci / conflitti
  • con i figli più grandi : verificare quali progetti per il futuro hanno i tuoi figli, quale idea si stanno facendo riguardo alla prospettiva di costruire una propria indipendenza economica

Per avere maggiori informazioni, iscriverti al percorso formativo ‘Genitori Facilitanti’ o confermare la tua presenza ad un workshop in programmazione:

Oppure usa il form dei contatti

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genitori e figli

Genitore e Figlio: qual è la giusta distanza?

Genitore e Figlio: qual è la giusta distanza che ci consente di fare percepire loro la nostra presenza evitando di risultare troppo vicini o troppo lontani?

Voglio proporti una storia per esplorare assieme questo tema: il dilemma dei porcospini di Scopenhauer, lo conosci?

genitore e figlio dilemma dei porcospini di Scopenhauer

Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.

E’ una metafora che ci aiuta a riflettere sui rischi legati ad uno stile genitoriale inefficace:

uno stile genitoriale iperprotettivo o al contrario ipoprotettivo rischiano di generare malessere nella relazione genitore e figlio.

Lo stile iperprotettivo, che vede il genitore proteggere troppo il figlio, preparare , pre-elaborare l’esperienza, rischia di precludere a nostro figlio quelle esperienze necessarie per crescere bene.

Le esperienze attraverso le quali potrà apprendere come sviluppare le competenze necessarie a nutrire adeguatamente la propria autostima, quali ad esempio il pensiero critico, la capacità di risolvere problemi, di prendere decisioni, di gestire i conflitti.

Al contrario, uno stile genitoriale ipoprotettivo, caratterizzato da una mancanza o dall’assenza di facilitazione, rischia di portare i nostri figli a sviluppare un senso di inadeguatezza e di insicurezza, che si troverà in qualche modo a dover colmare in futuro.

Lo stile facilitante, ci orienta nel cercare nelle diverse situazioni quel giusto equilibrio che ci consente di essere di aiuto quando è necessario offrire loro il nostro sostegno e di confrontarci con loro quando sentiamo il bisogno di richiedere loro un cambiamento.

I porcospini di Schopenhauer è un’attività che ho creato per aiutare i genitori a riconoscere quali sono i diversi comportamenti che rischiano di generare malessere nella relazione genitore figlio, quei comportamenti che molti di noi hanno appreso dalle tradizioni e che è importante ridurre o eliminare e sostituire con altri maggiormente efficaci. E’ parte integrante del percorso formativo ‘Genitori Facilitanti’, vieni a provarla anche tu!


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