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Genitori: Competenze per Gestire i Conflitti con i Figli

Urla e minacce certamente incutono timore ai nostri figli e rischiano di ferirli. Quali alternative abbiamo? Competenze di Gestione dei Conflitti senza perdenti

genitori gestione conflitti

Quante volte ti capita di…

> alzare la voce / urlare ai tuoi figli?
> utilizzare le minacce come metodo per risolvere un conflitto?
“Se non ti metti subito le scarpe e scendi da lì vedi cosa succede…”
> o in alternativa le punizioni? “Adesso vai in punizione!”

Sono comportamenti che molti genitori utilizzano per risolvere i conflitti quando i figli rispondono con un’opposizione tenace ad una specifica richiesta del genitore.

Educare attraverso la paura e l’obbedienza è un metodo oggi ancora molto utilizzato e che mi capita spesso di ritrovare tra i genitori che incontro passeggiando con mia figlia per la città nel tempo libero.

Educare con la paura non aiuta il figlio ad assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti e se utilizzato spesso non aiuta il figlio ad autoregolarsi proponendogli di fatto un modello di risoluzione dei contrasti e dei conflitti che è fondato sul potere dell’obbedienza e sulla forza.

Urla e minacce certamente incutono timore ai nostri figli e rappresentano una distanza nella relazione con loro e non aiutano, rischiano di ferirli. Una cosa è certa: aiutano i genitori a liberarsi dalla propria rabbia

Quali alternative abbiamo?

Piuttosto che minacciare e urlare possiamo provare a:

  • condividere quali effetti ha su noi / altri uno specifico comportamento di nostro figlio e invitarlo a valutare assieme delle alternative.
  • mostrare un atteggiamento rispettoso riguardo al loro punto di vista ed empatico riguardo alle loro emozioni senza d’altra parte cedere alle richieste dei figli se non le riteniamo accettabili
  • fermare l’escalation della rabbia, provando ad esprimerla con una comunicazione non violenta , cercando di accettare / accogliere ascoltare anche la rabbia dei nostri figli.
    piuttosto che urlare ad esempio: “Basta con questa lagna! Finiscila e andiamo altrimenti non ti porto più al parco!” , potremmo provare con: “Mi dispiace vederti così arrabbiato e triste, ma adesso dobbiamo proprio andar via, come vogliamo fare?”

Quando utilizziamo una comunicazione non violenta i nostri figli possono imparare da noi che non non esistono solo le minacce e la risoluzione autoritaria del conflitto (si fa come dico io!) ma è possibile rimanere in contatto con la propria rabbia ed esprimerla in modo diverso, costruttivo. Possono fare esperienza di un genitore che, seppure arrabbiato e irritato, riesce a gestire una situazione di conflitto senza perdere il controllo.

Non è affatto semplice! Ma puoi provarci anche tu, genitore che a volte incontro al parco e che utilizzi un tono della voce alto!

Potresti rimanere sorpreso dallo sperimentare l’effetto piacevole che può avere un graduale abbandono dei metodi autoritari sostenuti dalla pedagogia nera che considerava in passato le punizioni e la violenza come metodi legittimi per “correggere” il comportamento del bambino e la loro sostituzione con altre competenze di risoluzione del conflitto senza perdenti, che non prevedono il ricorso all’utilizzo del potere.

bibliografia:

  • Genitori efficaci. Educare figli responsabili” – Thomas Gordon, Ed. La Meridiana
  • Né con le buone né con le cattive” – Thomas Gordon, Ed. La Meridiana
  • Relazioni efficaci” – Thomas Gordon, Ed. La Meridiana

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