“Uno dei sentimenti più gratificanti che io conosca, ed una delle esperienze che meglio promuovono la crescita dell’altra persona, sorge dall’apprezzare un individuo nello stesso modo in cui si apprezza un tramonto. Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti se io li lascio essere ciò che sono. In realtà, la ragione per cui forse possiamo veramente apprezzare un tramonto é che non possiamo controllarlo. Non tento di controllare un tramonto. Ammiro con soggezione il suo dispiegarsi”.
Carl Rogers
Mi ritrovo spesso e volentieri, in particolare da quando sono diventato genitore, a ricordare questa metafora utilizzata da Carl Rogers, il fondatore dell’approccio centrato sulla persona al quale faccio riferimento non solo come professionista, ma che rappresenta un credo profondamente radicato nel mio modo modo di essere.
Mi aiuta a riflettere riguardo a ciò che accade ogni qualvolta (non ci riesco sempre!) sono in grado di lasciare da parte il controllo e creare assieme a mia figlia un contatto di qualità: in quei momenti provo un profondo senso di soddisfazione, posso osservare con curiosità il suo modo di essere e riconoscere, apprezzare la sua diversità, mi sento arricchito dalla sua presenza; riconosco l’opportunità di apprendere qualcosa di importante sulla vita, su di lei, su me stesso, sulla nostra relazione.
Lasciando da parte il controllo, noi genitori abbiamo la possibilità di riconoscere ed apprezzare maggiormente i nostri figli nella loro diversità.
Questo tipo di riconoscimento é una delle condizioni sufficienti e necessarie per aiutare i nostri figli nell’esprimersi autenticamente per ciò che sono, facilitati da noi nella scoperta di loro stessi e della loro unicità.
Al contrario, ogni qualvolta invece tentiamo di agire un qualche tipo di controllo nella relazione con loro o su di loro, rischiamo di creare delle distanze che possono farli sentire incompresi e non accettati per ciò che sono, non valorizzati o squalificati da noi.
Questo tipo di distanza rischia di ostacolare nel medio e lungo termine il processo di sviluppo della loro autostima e di influenzare negativamente i loro comportamenti.
Il tentativo di agire una qualche forma di controllo ha inoltre un ulteriore conseguenza : spesso i figli reagiscono ai nostri tentativi di controllo con tutte le energie che hanno a disposizione!
Abbiamo molte possibilità oltre a quella di utilizzare il potere nella relazione con loro che possono portare a dei benefici importanti e promuovere lo sviluppo di benessere e qualità nella relazione genitore-figlio.
Genitori facilitanti: una sfida esistenziale o una concreta possibilità?
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se come genitore ti senti incuriosito, interessato a questi temi e desideri esplorarli maggiormente con la facilitazione di un esperto e attraverso il confronto attivo con altri genitori questo percorso può fare al caso tuo!